Come molti di voi sanno bene, quando scrivo tengo ad una cosa in particolare... fare delle storie che siano accurate e plausibili, in modo che la passione per un mondo che non c'è più non abbia bisogno di essere infiorettata a falsificata da miti e leggende che magari piacciono molto al pubblico poco istruito, ma che sono, di fatto, delle vere e proprie castronerie.
Lo ius primae noctis è uno dei miti più duri in assoluto a morire, complice il fatto che ci viene ciclicamente riproposto in decine di film, romanzi storici, serie tv e produzioni di alto livello... e poi diciamolo, l'idea che il signore feudale, il governatore o il re possa abusare della novella sposa e il tutto venga garantito addirittura da delle leggi ben rappresenta il falso stereotipo del Medioevo incivile e barbarico.
Questa legge è ovviamente insensata e artificiosa, perchè perfino nelle civiltà più selvagge esistono dei codici che regolano il comportamento di tutti, pensiamo poi ai codici di Giustiniano e al complesso sistema del diritto Romano.
Intendiamoci, il signore locale poteva disporre senza troppi problemi delle giovinette di suo interesse, ma pensare che addirittura lo Stato ritenesse lecito questo comportamento è assurdo.
Ma allora, da dove nasce questa leggenda nera? Probabilmente da errate interpretazioni e "licenze poetiche" di epoche successive, volte a screditare il Medioevo.
Di questa legge, infatti, non si fa menzione se non in epoche successive e senza che esista alcuna evidenza archeologica, nemmeno un documento o uno scritto in proposito.
Esistevano delle tasse o dei tributi che i novelli dovevano versare in alcuni contesti: se per esempio uno dei due sposi doveva trasferirsi in una differente comunità, oppure un pagamento da effettuare all'autorità civile per l'autorizzazione alle nozze.
A volte, queste tasse venivano pagate anche all'autorità ecclesiastica e questo ha contribuito a forgiare il mito della chiesa corrotta dove vescovi malvagi potevano abusare delle giovani donne.
Per esempio, esisteva una regola in ambito anglosassone che impediva ai novelli sposi di consumare il matrimonio durante la prima notte di nozze; ad un certo punto i cittadini si sono semplicemente chiesti "ma non possiamo pagare il vescovo per toglierci questo impiccio?"
Così è stato, ma in una lettura più tarda questo è stato interpretato come "il vescovo poteva abusare delle donne la prima notte di nozze".
Nel 1527, lo storico scozzese Hector Boece scrisse che lo ius primae noctis era in vigore in Scozia per volere di re Ewen e che venne abolito da re Malcolm III, ma non ci risulta che Malcolm abbia fatto nessuna legge e tantomeno che re Ewen sia esistito.
L'esistenza stessa di questo fantomatico ius primae noctis non trova una concordanza fra i sostenitori del mito: alcuni lo collocano nell'alto medioevo, altri nel periodo delle crociate, altri ancora lo ritengono un retaggio dell'antichità. Non esiste nemmeno una collocazione geografica precisa: isole britanniche, Germania, Francia, Svizzera, Italia... sempre una legge endemica del mondo occidentale.
è importante notare come, con la rinascita delle città dell'anno 1000, i cittadini abbiano iniziato a richiedere maggiori privilegi ai signori fondiari come l'abolizione delle corves, l'ottenimento di diritti esclusivi del signore locale, maggiori libertà "imprenditoriali" e così via; per farlo, si presentavano con un bel sacco d'oro e negoziavano in pace, oppure imbracciavano le armi. Durante questi eventi, lo ius primae noctis non viene citato nemmeno una volta, a riprova di quanto questa tassa non fosse esistente.
Insomma, uno dei tanti miti duri a morire, come quello dei medioevali che non si lavano e che credono alla terra piatta.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
As many of you know well, when I write I care about one thing in particular... making stories that are accurate and plausible, so that the passion for a world that no longer exists does not need to be embellished and falsified by myths and legends that the uneducated people might like a lot, but which are, in fact, real nonsense.
The ius primae noctis is one of the hardest myths ever to die, thanks to the fact that it is cyclically repeated in dozens of films, historical novels, TV series and high-level productions ... and then let's face it, the idea that the feudal lord, the governor or the king can abuse the new bride and everything is guaranteed even by the laws well represents the false stereotype of the uncivilized and barbaric Middle Ages.
This law is obviously senseless and artificial, because even in the wildest civilizations there are codes that regulate the behavior of all, then we think of Justinian's codes and the complex system of Roman law.
Mind you, the local gentleman could dispose of the young girls of his interest without too many problems, but to think that even the State considered this behavior lawful is absurd.
But then, where does this black legend come from? Probably from erroneous interpretations and "poetic licenses" of later periods, aimed at discrediting the Middle Ages.
In fact, no mention is made of this law except in later periods and without any archaeological evidence, not even a document or written about it.
There were taxes or duties that the newlyweds had to pay in some contexts: if for example one of the spouses had to move to a different community, or a payment to be made to the civil authority for the wedding authorization.
Sometimes, these taxes were also paid to church authorities and this helped forge the myth of the corrupt church where evil bishops could abuse young women.
For example, there was an Anglo-Saxon rule that prevented newlyweds from consummating the marriage on their wedding night; at a certain point the citizens simply asked themselves "but can't we pay the bishop to get rid of this problem?"
So it was, but in a later reading this was interpreted as "the bishop could abuse women on their wedding night".
In 1527, the Scottish historian Hector Boece wrote that the ius primae noctis was in force in Scotland at the behest of King Ewen and that it was abolished by King Malcolm III, but we do not know that Malcolm made any law, let alone that King Ewen existed. .
The very existence of this elusive ius primae noctis does not find a concordance among the supporters of the myth: some place it in the early Middle Ages, others in the period of the Crusades, others still consider it a legacy of antiquity. There is not even a precise geographical location: British Isles, Germany, France, Switzerland, Italy ... always an endemic law of the Western world.
It is important to note how, with the rebirth of the cities of the year 1000, citizens began to demand more privileges from landlords such as the abolition of the corves, the obtaining of exclusive rights of the local lord, greater "entrepreneurial" freedoms and so on Street; to do so, they presented themselves with a beautiful sack of gold and negotiated in peace, or took up arms. During these events, the ius primae noctis is not mentioned even once, proving how much this tax did not exist.
In short, one of the many die-hard myths, such as that of the medieval people who do not wash themselves and who believe in flat earth.
Clicca per visualizzare i prodotti
25.041
Persone raggiunte
9504
Interazioni
+1,6x superiore
Punteggio di distribuzione
138
Clic sui prodotti taggati
Metti in evidenza il post
131131
Commenti: 39
Condivisioni: 104
Mi piace
Commenta
Condividi
Comments